CLANDESTINI A LEGNANO, CECCHETTI E BORDONALI: "NON C'È SPAZIO PER ALTRI CLANDESTINI SUL TERRITORIO"

Legnano, 31 Maggio 2016–  ” Siamo qui per ribadire con forza quanto detto anche dal presidente Maroni: in Lombardia non c’è spazio per altri clandestini “. Queste le parole di Simona Bordonali, assessore alla Sicurezza, Protezione civile e Immigrazione della Regione Lombardia e di Fabrizio Cecchetti (Lega Nord), Vicepresidente del Consiglio regionale lombardo, che hanno effettuato un sopralluogo nei pressi della ex scuola Medea di Legnano, dove i residenti lamentano il probabile arrivo di decine di richiedenti asilo.

” Il Governo italiano ha predisposto un piano di redistribuzione di altre migliaia di aspiranti profughi, ma non dice quali siano le destinazioni per evitare contraccolpi alle elezioni amministrative del 5 giugno. Ecco chi specula davvero sugli immigrati. I numeri sono mostruosi e parlano di un’invasione senza limiti. In cinque mesi sono sbarcati sulle coste italiane oltre 42.000 immigrati e purtroppo, con 16.000 presenze su 119.000 a livello nazionale, la regione più massacrata da Renzi e dal Governo è la Lombardia. Siamo accanto ai residenti di Legnano e a tutti i lombardi stanchi di pagare per la pochezza politica di Renzi ” ha concluso Bordonali.

” Il nostro territorio ha già dato – dichiara Fabrizio Cecchetti – nessun clandestino deve essere inviato nei comuni del Legnanese. Legnano ha già diversi problemi di sicurezza, ci manca solo l’arrivo di decine di immigrati liberi di girare per la città in qualsiasi momento senza alcun controllo. I cittadini sono giustamente allarmati e noi siamo al loro fianco nel dire no a questa decisione della prefettura, ora anche il sindaco di Legnano si schieri a fianco della propria gente e respinga la decisione del prefetto dichiarandosi fermamente contrario all’invio dei richiedenti asilo all’ex scuola Medea, all’ex caserma e in qualsiasi altro luogo sul territorio comunale.

Siamo pronti – conclude Cecchetti – a lottare a fianco dei cittadini per bene perché continuare a mantenere delle persone che non hanno diritto a restare sul nostro territorio, come certificato dal ministero degli Interni, è una follia. Queste risorse vanno destinate prima alla nostra gente e quindi ai cittadini di Legnano in difficoltà “.