Clandestini a Magenta, Cecchetti e Gelli scrivono a prefetto: “Troppi episodi violenti, serve maggiore sicurezza”

Scritta una lettera al Prefetto per verificare iter richieste d’asilo ed effettuare un sopralluogo

Milano, 10 maggio 2016 – “Troppe sono le criticità e gli episodi violenti avvenuti nel centro di accoglienza La Vincenziana di Magenta, a partire dalla rivolta degli immigrati dei giorni scorsi. Così non si può andare avanti. Abbiamo chiesto al prefetto di Milano un aggiornamento sull’iter di tutte le domande d’asilo inoltrate, visto che ad oggi la richiesta di protezione è stata riconosciuta solo a nove persone su cento, e la possibilità di visitare il centro per verificarne le problematiche e individuare un percorso che garantisca la sicurezza.” E’ quanto richiedono il Vicepresidente del Consiglio regionale della Lombardia Fabrizio Cecchetti (Lega Nord) e il capogruppo in consiglio comunale della Lega Nord magentina Simone Gelli che, dopo il sopralluogo avvenuto sabato scorso con la presenza anche dell’eurodeputato Gianluca Buonanno, hanno inviato una lettera al Prefetto di Milano.

Nella nota inviata dal vicepresidente Cecchetti vengono posti all’attenzione del prefetto meneghino i vari tafferugli ed episodi violenti che sono sorti negli ultimi sei mesi: “Ogni volta che a un ragazzo viene negata la richiesta d’asilo e quindi notificata l’espulsione – si legge nella nota - puntualmente tutti i migranti fanno quadrato e impediscono alle forze dell’ordine il regolare svolgimento del proprio lavoro” o ancora “è da chiarire come sia possibile la presenza tra gli ospiti di soggetti che hanno agito in violazione del regolamento del centro”. I due esponenti leghisti chiedono anche un approfondimento in merito al passaggio di un quotidiano che riferirebbe che “…alcuni ospiti in questi mesi hanno trovato lavoro…”  in assenza di documenti validi.

Dopo due anni e più di due milioni di euro spesi credo sia corretto che la comunità magentina debba conoscere la verità assoluta sulle vicende della Vincenziana” rincara la dose Gelli.  “E allora quanti sono gli immigranti che effettivamente oggi hanno diritto di asilo nel nostro paese. Quanti quelli riconosciuti irregolari?  Quanto ci guadagna la cooperativa Intrecci?”.

È ora di fermare tutto ciò – conclude Fabrizio Cecchetti visto che l’amministrazione comunale continua a fare orecchie da mercante facendo finta che non ci sia nulla di irregolare. I cittadini sono preoccupati da questi episodi di violenza all’interno del centro, confido che da questa lettera possano arrivare risposte concrete per la popolazione e chiarimenti su una situazione di tensione che dura ormai da troppo tempo”.