Cristian Provvisionato detenuto da mesi in Mauritania, il Pirellone chiede al Governo un forte intervento per liberarlo Cecchetti: “Ha problemi di salute, riportiamolo a casa in fretta”

Approvata all’unanimità mozione urgente presentata da Cecchetti

Milano, 29 luglio – “Cristian Provvisionato deve tornare a casa al più presto possibile, il Governo si dia una mossa”. E’ il commento del Vicepresidente del Consiglio regionale della Lombardia Fabrizio Cecchetti (Lega Nord) in merito alla mozione urgente presentata ieri al Pirellone e approvata all’unanimità dall’Aula consiliare. La mozione da lui proposta e sottoscritta dal Gruppo consiliare della Lega Nord impegna il Presidente Maroni e la sua Giunta ad adottare qualsiasi iniziativa utile presso il Governo italiano e il Ministero degli Affari esteri, e per quanto possibile anche nei confronti del Governo della Mauritania, dove è detenuto Cristian, per far sì che se ne ottenga la liberazione. 

Cristian Provvisionato, cittadino di Cornaredo in provincia di Milano, è in stato di detenzione dal 1 settembre 2015 in Mauritania in quanto considerato responsabile di una presunta truffa informatica ai danni del Paese africano. La vicenda inizia nell’agosto 2015 quando Provvisionato riceve dall’italiano Davide Castro e dalla sua agenzia di consulenza spagnola, la V-mind, l’incarico di recarsi in Mauritania per rappresentare i prodotti di cyber security di una compagnia straniera, l’indiana Wolf Intelligence, e presenziare a un meeting per sostituire un altro italiano che era dovuto rientrare in Italia urgentemente.

Spiega Cecchetti: “Dall’inizio della sua detenzione Cristian è riuscito a vedere per la prima volta i familiari solo il 21 febbraio di quest’anno e la prima udienza in Tribunale è stata il 10 maggio, tuttavia ancora non è ben chiaro quale sia il suo capo di imputazione e soprattutto non sarebbero state ancora confermate nei suoi confronti le accuse di truffa informatica. Sappiamo che la Farnesina sta seguendo il caso, fra l’altro tramite l’Ambasciatore italiano a Rabat in Marocco perché in Mauritania non abbiamo che un Consolato onorario e basta, ma sviluppi concreti ancora non se ne vedono. Serve un intervento più incisivo da parte del Governo, anche perché Provvisionato soffre di diabete e in questi mesi di detenzione, per l’assenza di una precisa assistenza, ha subito un forte calo di peso e ciò desta particolari preoccupazioni per la sua salute. Per questi motivi – conclude Cecchetti - serve un forte pressing di Regione Lombardia sul Governo per riportare a casa Cristian il prima possibile”