Risoluzione Europea, Vicepresidente Cecchetti: “Da Lombardia richieste di buonsenso per difendere il nostro lavoro e il tessuto economico e sociale”

Nel documento difesa dell'olio italiano e massima allerta per la possibilità di dare alla Cina 

quello status di economia di mercato che mettere a rischio in Lombardia oltre 13 mila posti di lavoro

Milano, 22 marzo 2016 - “Il Consiglio attraverso le Commissioni ha fatto la sua parte. In questa Risoluzione ci sono le richieste che la Lombardia fa all'Europa per difendere il lavoro e il tessuto sociale e produttivo della nostra Regione, per non impoverirla e permetterle di tornare ad essere quella locomotiva che è sempre stata”.
Così' il Vicepresidente del Consiglio regionale della Lombardia Fabrizio Cecchetti (Lega Nord) oggi in Aula durante le votazioni della Risoluzione sulla Sessione Europea del Consiglio regionale.  

Le richieste inserite nella risoluzione - ha sottolinenato Cecchetti - sono di buonsenso e, se attuate, eviterebbero la perdita di migliaia di posti di lavoro, garantirebbero la tutela dei nostri prodotti dalla concorrenza sleale e il mantenimento della qualità che li contraddistingue. Cito al riguardo la difesa dell'olio italiano da quello tunisino, la raccomandazione di stare attenti a dare lo status di economia di mercato alla Cina, che porterebbe via tanti dazi pregiudicando il posto lavoro di oltre 13 mila lombardi nei settori dell’artigianato. Tuttavia – ha aggiunto Cecchetti - il grande problema che ogni anno ci troviamo ad affrontare è che il lavoro svolto dal Consiglio regionale sulla sessione comunitaria forse, ancora una volta, non servirà a nulla. L’anno scorso ho detto che per Bruxelles le nostre richieste sono carta straccia e ho ricevuto critiche per questa definizione. Ma il dato di fatto è che questo lavoro non viene preso in considerazione dalle istituzioni comunitarie, tant’è che non c’è stato alcun miglioramento delle nostre condizioni anzi, al contrario, la situazione sotto ogni aspetto è peggiorata e continuerà a peggiorare nel futuro finché non cambieremo questa Europa dalle fondamenta. I popoli europei sono lontani anni luce dai burocrati di Bruxelles che ci governano e impongono i voleri degli Stati più forti e delle multinazionali”.

Cecchetti ha cosi concluso: “Questa Risoluzione per Bruxelles sarà l'ennesima prova: se fallirà tutti sappiamo contro chi puntare il dito. E sul banco degli accusati finiranno anche chi questa Europa burocratica, fredda e grigia la difende”.