SICCITÀ DEL TICINO, IL VICEPRESIDENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE CECCHETTI: “ATTIVARSI PRESSO IL MINISTERO PER GARANTIRE AL FIUME IL FLUSSO D’ACQUA NECESSARIO”

Presentata interrogazione al Pirellone

Milano, 12 settembre 2016 - Intraprendere tutti gli accertamenti necessari e adottare ogni idoneo provvedimento utile che garantisca al fiume Ticino il flusso d’acqua necessario che eviti, a causa della siccità di questi giorni, danni ambientali gravi e seri. È questa la richiesta dell’interrogazione che il Vicepresidente del Consiglio regionale della Lombardia Fabrizio Cecchetti (Lega Nord) ha presentato agli assessori regionali competenti in materia. Cecchetti evidenzia come in questi giorni il livello delle acque del fiume Ticino, secondo fiume italiano per portata d’acqua e con il più alto tasso di biodiversità tanto da essere riconosciuto dall’Unesco come Patrimonio dell’umanità, sia pericolosamente basso comportando seri problemi sia per il sistema agricolo produttivo che interessa migliaia di aziende sia per l’ambiente e il suo ecosistema. “Ho appreso dalla cronaca dei giornali, e dalle dichiarazioni del Presidente del Parco del Ticino – afferma Cecchettiche questa situazione di criticità è iniziata nel 2014 da quando il Ministero dell’Ambiente ha annullato la sperimentazione che da anni manteneva più alto il livello estivo del Lago Maggiore, garantendo così la quantità d’acqua necessaria agli agricoltori e alle industrie, rispettando l’ambiente fluviale. Sappiamo che in questi giorni la Svizzera ha aperto le dighe ma ciò non risolve il problema, per questo – conclude Fabrizio Cecchettiho chiesto alla Regione di attivarsi presso il Ministero dell’Ambiente per rivedere la gestione del nostro patrimonio idrico e evitare a tutti i costi un evidente danno ambientale che oltretutto da situazione emergenziale rischia di diventare un danno strutturale”.